Che cos'è? Le mani di Mimì sono così convulse che non riescon
neppure ad aprire il grande foglio ministeriale piegato in quattro.
Finalmente ha aperto, ha letto e il foglio le cade di mano e, senza
grido, senza parola, si porta le mani al cuore tanto le pare che
scoppii: è l'ordine d'imbarco, per il tenente di vascello Fiorvante,
entro dieci giorni: «raggiungere in Estremo Oriente le truppe
internazionali operanti per reprimere la rivolta dei boxers». Con uno
sguardo supplice Mimì chiede pietà al Comandante. Povero
Comandante, sempre preso nel suo dissidio tra soldato e uomo...
Vorrebbe gridare a Mimì, tanto la vede angosciata, smarrita: «No,
no, non piangete... Troveremo il modo di non farlo partire...», ma,
invece, soldato, capo, esecutore d'ordini, apre le braccia come a dire
che non c'è nulla da fare, ch'è giocoforza obbedire. Ma scappa via in
fretta, tanto si sente venir voglia di piangere a veder quella donna
che disperata s'abbatte sul petto del marito, gettandogli le braccia al
collo e balbettando tra i singulti:
— No... No. Partire no...
Riaccompagnato il Comandante fin fuori nel giardino, Fiorvante
ritorna rapido verso sua moglie, caduta lì, alla scrivania, le braccia
conserte su la tavola, la fronte e il pianto in quelle braccia. Ma
qualche cosa, a terra, l'avvolge alle gambe, lo ferma, di colpo: è
Pierotto, Pierotto che ha sentito, Pierotto che ha letto il foglio d'ordini
caduto a terra, Pierotto che stringendogli le gambe, ginocchioni, gli
occhi supplici in su come pregasse Iddio, gli dice con voce soffocata:
— Padrone, in Cina porti anche me!
Fiorvante ha respinto l'umile offerta e l'umile dolore. Ha davanti a sè,
più grande, il dolore di sua moglie, ha dentro di sè, disperato, il suo.
Non va, Fiorvante, a sollevare Mimì. Siede alla scrivania anche lui, il
gomito su la tavola, il volto nella palma, lo sguardo fisso davanti a
sè, nell'ignoto. E Mimì si solleva e lo guarda... Gli va vicino, gli
prende fra le mani la fronte per rovesciargli il capo e gli chiede:
— Che cos'hai... tu che sei sempre così forte, così agguerrito?...