suoi figli il nome, se non il possesso, di quel poco ben di Dio; anzi
bisognava dir grazie se il fisco non mandava alle forche e lui e la
figlia, e tutto il parentado, per divenire l'erede dei Sisti, e tenersi il
fatto loro in buona coscienza.
Però di questo bolli bolli non faceva parola con tutti, sapendo, che la
giustizia (quale giustizia!) gli teneva gli occhi addosso. Il consigliere,
il testimonio della sua passione, il depositario de' suoi secreti era
Medicina; egli, che previde forse un tale momento, se pur non
l'affrettò co' suoi maneggi, alimentava in lui qualche debole
speranza, impiegando le più belle frasi, che dir possa un amico.
Ma non era soltanto il balsamo delle parole, che egli versava con
affettata sollecitudine sulla piaga del povero taverniere: a tempo e
luogo dava libero corso agli sdegni, che, a dir suo, gli invelenivano la
vita; assumeva la parte dell'offeso, mandando imprecazioni contro
l'autore di quelle ribalderie; ripeteva, che era tempo di mettere fine a
tanti soprusi; che la giustizia, quando non si può ottenerla, bisogna
farsela da sè, e chiudeva il suo dire con una reticenza, che aveva
tutta l'aria di una minaccia.
Bertolino che, a quel poco che n'abbiam detto, ognuno riconosce per
l'uomo il più mansueto del mondo, all'udire quelle parole risorgeva
alquanto dal suo abbattimento, e si sentiva nascere in cuore un non
so quale ardore guerriero fino allora sconosciuto. — In que' colloquj,
tenuti in istrettissima confidenza, egli concludeva sempre, essere
nelle disgrazie che si riconoscono gli amici; — e stringeva la mano a
Medicina!
Un giorno costui, dopo le solite tirate, gli lasciò travedere, che la
cosa non era poi affatto disperata, — che non si lasciasse andar
tanto di spirito. Il giorno seguente fece un passo avanti, insistette
sulla necessità di ottenere giustizia; disse che, per ottenerla,
bisognava cercarla. Al terzo dì, entrando nella taverna con un viso
più accigliato del solito e mettendo maggior riserbo nelle parole, gli
si fece vicino, e gli disse piano all'orecchio: “ho a dirvi cosa
importante; ma che nemmeno l'aria ci ascolti.„