«Nè questo fu il peggio. In presenza della pura giovanetta ch'io
adoravo egli m'imputò d'uno dei più bassi, più neri delitti, del delitto
di falso, affermando che la mia colpa, allora allora scoperta, era
provata, indubitabile.
«L'ira che m'ardeva dentro divampò. Alzai la mano, strinsi il pugno.
Che fossi in procinto di fare non so dirtelo. Avrei trovato parole per
asserire la mia innocenza, respingere la calunnia, dimostrare la
falsità dell'imputazione? O, mancandomi la voce soffocata dal furore,
mi sarei slanciato sul mio patrigno, scostandolo da me con violenza,
buttandolo forse a terra, e sarei corso fuori per calmarmi all'aria
aperta e raccogliere il mio spirito? Non posso congetturarlo, perchè
in quel punto un acuto grido d'Emilia mi richiamò in me; e nel
volgermi la vidi cadere svenuta sul divano.
«Ella pareva colpita a morte dall'orrore di quella scena.
Dimenticando ogni altra cosa mi precipitai verso di lei, ansioso di
soccorrerla. Accanto al divano c'era un tavolino sul quale stavano
parecchie boccette. Frettolosamente ne afferrai una, e nella mia
agitazione m'accadde di versarne il contenuto, ch'io credevo
un'essenza corroborante, sulla faccia d'Emilia, la quale giaceva
supina.... Io non so di che si componesse la funesta mistura, ma
ahimè, gli effetti ne furono evidenti.... l'atto irrimediabile era
compiuto.... e compiuto per mia mano!
«Lo spasimo atroce ridestò nella sventurata fanciulla la coscienza
della vita. Ella balzò dal divano e, urlando selvaggiamente, le braccia
alzate sul capo, come una pazza, si diede a correre attraverso la
stanza, poi s'acquattò in un angolo. Io la seguii disperato, in preda a
un'angoscia quasi pari alla sua; ma ella mi respinse, stendendo le
mani con grida strazianti.
«Il signor Graham, che su quel subito era rimasto impietrito,
s'avventò allora contro di me, furibondo. Invece d'aiutarmi nei miei
sforzi per sollevare la povera Emilia da terra, egli, senza alcuna pietà
del mio stato, che era poco meno compassionevole di quello di lei,
inveì ferocemente, rimproverandomi con parole crudeli, torturanti,
che mi suonano ancora all'orecchio, d'esser la sola causa della