locanda, magazzino, sartoria, bottega di merciaiuolo, e tutto quel
che vorrete. Il gruzzolo del minatore, prima di giungere alla spiaggia,
allo scalo, al punto d'imbarco, paga volentieri il pedaggio a quella
ospitale gabella, dove ogni cosa si trova, da un pezzo di cacio ad un
paio di scarpe, da un letto soffice e caldo ad un assortimento di
bottoni. Poi, ci sono i muratori, i capi d'opere, i fabbricanti di
mattoni, anche gli architetti e gl'ingegneri, eccellenti nelle arti loro,
quantunque non abbiano conseguita la laurea.
Qualche regione montuosa di Liguria ha perfino provveduta di
vescovi e di suffraganei qualche diocesi vacante di Aguascalientes,
del Micioacan o del Tamaulipas, senza che i nuovi mitrati avessero
pure bisogno degli ordini minori. La razza è ingegnosa, forte,
avvezza al travaglio; niente la spaventa, niente l'abbatte, niente la fa
indietreggiare. E in un modo o in un altro, in terra o sull'acqua, i
Liguri lavorano, s'ingegnano, strappano il pane quotidiano, e
risparmiano il primo soldo americano. Quello è il gran punto, vedete.
Con un soldo si è fatta la fortuna dei Rothschild, e i Liguri non lo
hanno dimenticato; se pure non è più vero di dire che essi medesimi
l'hanno insegnato al primo dei Rothschild. Quanto alla ricchezza, poi,
essa è certa, come e certa l'esistenza. S'intende, per altro, che sia
quistione di gradi. Alcuni ci diventano milionarî, si buttano alle grandi
intraprese, estendono i loro commerci, dividono la famiglia in due
case, l'americana e l'europea. Il vecchio ritorna, i figli restano; e tutti
vanno e vengono, come la spola del tessitore, non senza una
fermatina ogni due anni a Parigi, dove si comprano le belle cose e si
prende la vernice internazionale. Altri, che sono i minori, i meno
esperti, i meno fortunati, quando hanno messo da parte dugentomila
lire, ritornano alla spiaggia natìa, si comprano una catapecchia, ne
fanno una casa nuova, tinta di rosso o di giallo, magari con un
terrazzino di marmo, su cui stanno a soleggiarsi, fumando
placidamente il trinciato della Regìa Nazionale. Essi che avevano la
foglia d'Avana a due passi dall'uscio! È veramente un bel fatto; ma,
come si canta nell'Elisir d'amore,
Ma di patria il santo affetto