mai veduto Giangaleazzo tanto ilare come in quel dì. La sua fronte
era spianata; aveva il sorriso sulle labra; motti e cortesie per tutti.
Giunto il principe nel luogo più opportuno alla caccia, si suonò a
raccolta; ed i drappelli dispersi risposero alla chiamata in un istante.
— Scavalcarono i più, affidando le briglie a' scudieri, poi ruppero in
brigatelle, camminando per ischiere lungo la campagna. — Tolti i
guinzagli ai cani, si distribuirono i falchi. Se vi fossero state dame,
nulla di più cortese e di più conforme all'uso dei tempi che il
presentare ad esso i migliori. Tra' cavalieri, ognuno a caso o secondo
il proprio gusto scieglievasi il suo. Que' di Norvegia bianchi come
colombe, ed adorni di giojelli al collo ed agli sproni, erano serbati pei
personaggi più distinti: gli spennacchiati e dormigliosi, poco più
destri degli allocchi, si regalavano ai giovialoni, per farne argomento
di risa. — I superbi animali ergevano la testa, sparnazzando e
battendo il becco di sotto al cappuccio, che si faceva scender loro
sugli occhi onde renderli più avidi di luce e di preda. — Chi voleva
dar prova d'intendersi di caccia, pigliava il falco sull'indice della
destra, e lo rivolgeva contro il corso dell'aria; se esso, rialzandosi
forte sul petto, sapeva star saldo al posto, v'era ogni ragione per
crederlo ottimo predatore.
I cani erravano qua e là pel piano, per le fratte, cercando, frugando,
seguendo al fiuto le peste del selvaggiume. Quando s'arrestavano
d'improviso coll'occhio fisso, e coll'orecchio teso dando indizio di
vicina preda, “in guardia, — sclamavano i più vicini — Atteone punta,
Diana dimena la coda, mira come que' bravi distendono il corpo,
come fissano ed accennano il covo„. Allora era un leva leva tra'
cacciatori; il dar comando ai cani di scovar la preda, il togliere
cappuccio e correggiuolo a un falco, erano un punto solo. Questo, in
men che io nol dica, pigliava il volo, raggiungeva il selvaggiume, e
ghermitolo piombava, o cadeva con esso a terra, “Bravo, bene, che
superbo colpo!„ gridavasi da ogni parte, se il predatore era stato
pronto a ghermire ed a rendere la preda, e sopratutto se la cedeva
intatta. Quando, compito il dover suo, ritornava alla mano del
padrone, e rassegnavasi al cappuccio ed al geto, lo si regalava d'una