Ebbe principio in quest'anno la detestabil briga de' Colonnesi
contro papa Bonifazio VIII. Non si sa bene il motivo di tale rottura.
Per attestato di Giovanni Villani [Giovanni Villani, lib. 8, cap. 21.], perchè i
due cardinali Jacopo e Pietro erano stati contrarii alla sua elezione,
Bonifazio conservò sempre un mal animo contra di loro, pensando
continuamente ad abbassarli ed annientarli. Aggiugne il Villani,
concorde in ciò con Tolomeo da Lucca [Ptolom, Lucens., Annal. brev., tom.
11 Rer. Ital.], che Sciarra, oppure Stefano dalla Colonna, nipote d'essi
cardinali, avea prese le some degli arnesi e del tesoro del papa che
veniva da Anagni, ovvero, secondo altri [Chron. Forolivien., tom. 22 Rer.
Ital.], che andava da Roma ad Anagni, ed erano ottanta some tra oro,
argento e rame. Ma niuna menzione di questo facendo il papa nella
bolla fulminatrice contra de' Colonnesi, si può dubitare della verità
del fatto. Non altra ragion forte in essa bolla [Raynald., in Annal. Eccles.]
adduce Bonifazio, se non che questi due cardinali tenevano
corrispondenza con don Federigo usurpator della Sicilia, e che,
avvertiti, non aveano lasciato questo commercio, nè aveano
permesso che Stefano dalla Colonna, fratello del cardinal Pietro,
ammettesse presidio pontificio nelle loro terre di Palestrina, Colonna
e Zagaruolo: per li quali enormi delitti con bolla pubblicata nel dì 10
di maggio, non solamente scomunicò i suddetti due cardinali, ma li
depose ancora, privandoli del cardinalato e d'ogni altro benefizio,
con altre pene e censure contra de' lor parenti e fautori. S'erano
ritirati alle lor terre questi cardinali, con Agapito, Stefano e Sciarra,
tutti dalla Colonna; e ossia che essi avessero molto prima il cuor
guasto, e sparlassero del papa, incitati sotto mano da qualche
principe; oppure che, irritati per questo fiero, creduto da loro non
meritato, gastigo, si lasciarono trasportare a dar fuori uno
scandaloso manifesto, in cui dichiaravano di non credere vero papa
Benedetto Gaetano, cioè il pontefice Bonifazio VIII, benchè fin qui
da essi riconosciuto e venerato per tale, allegando nulla la rinunzia di
papa Celestino V, per sè stessa, ed anche perchè procurata con frodi
ed inganni, e perciò appellando al futuro concilio. V'ha chi pretende
che tal manifesto, tendente ad uno scisma, uscisse fuori prima della
bolla e deposizione suddetta; ma il contrario si raccoglie da un'altra
bolla d'esso papa Bonifazio, fulminata nel dì dell'Ascensione del