Castruccio Castracani, avendolo chiamato per insignorirsi della
Toscana, profitta della sua presenza per prendersi Pisa, ma gli lesina
i soccorsi e si premunisce contro i suoi possibili tradimenti; cosicchè,
alla morte improvvisa del grande capitano, l'imperatore incapace di
dominare nella Toscana deve mettere Lucca all'asta; Guido Tarlati,
nobile vescovo di Arezzo e modello dei signori, lo insulta; a Roma i
Colonna e gli Orsini gli resistono; intanto Firenze conquista quasi
silenziosamente Pistoia e Valdelsa; la signoria s'alza a Parma coi
Rossi, a Reggio coi Fogliani. L'odio italiano enorme, invisibile,
invincibile, circonda, paralizza l'imperatore; tutto gli falla; non può
colpire Napoli, abbattere Bertrando del Poggetto, sottomettere la
Toscana, domare i grossi signori, affezionarsi i più piccoli; i delitti gli
diventano inutili, le vittorie inconcludenti, le disfatte ignominiose, i
risultati sempre contrari alle intenzioni e queste a rovescio dei tempi,
finchè è costretto ad abbandonare l'Italia satanicamente
incomprensibile alla sua intelligenza di tedesco.
Ma il suo abbandono accrescendo il terrore nelle città esposte alle
annessioni delle grandi signorie, rinasce con Giovanni di Boemia,
figlio di Arrigo VII di Lussemburgo, l'illusione di salvare con altro
intervento l'indipendenza delle città destinate a soccombere. Brescia
è la prima ad invocare il nuovo podestà germanico; dietro di essa
Bergamo, Novara, Vercelli, Pavia, Cremona, Crema, Piacenza, Parma,
Modena, Lucca, tutte le città agonizzanti, tutti i tiranni sfiniti si
accalcano al seguito di lui. Bertrando del Poggetto regna ancora sulle
Romagne per mezzo di vicari, riproducendo a Bologna quella signoria
che dovrebbe negare. Ma Giovanni di Boemia, generale e balordo
come un soldato, nulla intendendo della vita italiana, protegge i
nobili contro i borghesi, gli uomini d'arme contro quelli di commercio,
irrita guelfi e repubblicani sino a spingerli sotto le odiate signorie. E
allora, avviluppato dai Visconti, dagli Scaligeri, dagli Este, dai
Gonzaga, perde tutte le città protette; è battuto, sbertato, annullato.
L'espansione delle signorie prorompe, le annessioni si moltiplicano:
Milano, Verona, Mantova, Ferrara sorgono come tante capitali di
piccoli regni.